Riconversione green ed economia circolare in Piemonte alla luce del PNRR

Si è svolto questa mattina l'evento "Riconversione green ed economia circolare in Piemonte alla luce del PNRR" organizzato dal CRU Unipol Piemonte in occasione del Festival Sviluppo Sostenibile promosso da Asvis.

L’iniziativa ha inteso avviare una riflessione ed un confronto tra le associazioni di rappresentanza del CRU, le istituzioni, il mondo dell’università e della ricerca sui processi ed i supporti di varia natura (finanziari, formativi di trasferimento tecnologico, ecc…) che si possono mettere in campo per facilitare la transizione delle pmi operanti nei vari settori verso un modello economico più sostenibile, in particolare con l’adeguamento e il ripensamento dei cicli produttivi secondo i principi dell’economia circolare. Questo in particolare alla luce delle opportunità offerte dal PNRR e dai fondi europei eventualmente utilizzabili per supportare progetti innovativi e con l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione e creare nuovi e sempre più qualificati posti di lavoro.

Dopo l'introduzione dei lavori di Carlo Chiama Presidente CRU Piemonte (min 4.00 del video), Ludovica Lella, Ricercatrice IRES Piemonte (min 12.00), ha presentato una relazione di contesto (qui le slide) che ha evidenziato come la transizione verso la sostenibilità rappresenti per il Piemonte una straordinaria occasione per innovare e rilanciare il proprio sistema socio-economico, per un nuovo modello di sviluppo che coinvolga tutti i settori produttivi e le comunità

A seguire si è svolta una tavola rotonda virtuale.

Elena Piastra Sindaca di Settimo Torinese e Vicepresidente Anci Piemonte (min32.00) ha parlato delle difficoltà normative del recupero dei rifiuti aziendali e dell'importanza della condivisione delle buone pratiche tra gli enti locali.

Silvia Barbero Docente Politecnico di Torino Responsabile Circular Design della Piattaforma Circular Economy  (min 40.40) ha poi illustrato la piattaforma creata per mettere insieme tutte le competenze sulla circolarità presenti in Piemonte stimolando il dialogo tra i ricercatori e le imprese così da poter portare avanti azioni concrete con più facilità.

Massimo Pozzi Segretario Generale Cgil Piemonte a nome Di Cgil, Cisl, Uil (min 48.30) ha affrontato il tema del rapporto tra sostenibilità ambientale e inclusione sociale e della problematica delle piccole e piccolissime aziende ad adattarsi alle continue nuove modalità di lavoro che richiede il mercato.

Dimitri Buzio, Presidente Legacoop Piemonte a nome di Cia, Cna, Confesercenti, Legacoop (min 1h.01) ha affrontato il tema delle micro imprese (in Piemonte il 99% delle imprese) che devono essere aiutate a intraprendere un percorso di crescita qualificata in ottica di sostenibilità e coinvolte  per non escluderle dalle opportunità dei finanziamenti.

Sul tema dell'intelligenza artificiale Emanuela Girardi presidente Pop.Ai (min 1h.13) ha sottolineato l'importanza del supporto che le tecnologie posso dare all'economia circolare ad esempio sviluppando nuovi indicatori che misurino oltre allo sviluppo economico anche la sostenibilità. I corpi intermedi potrebbero inoltre aiutare a sviluppare "distretti industriali digitali", comunità di piccole aziende che possano condividere informazioni e dati per far si che ad esempio rifiuti di alcune aziende possano diventare risorse per altri.

Valentino Bobbio, Segretario generale Next E Coordinatore Goal 12 Asvis (min 1h.24), ha parlato del ruolo fondamentale dei cittadini nello sviluppo dell'economia circolare utilizzando  il loro potere di scelta e spesa premiando le imprese orientate alla sostenibilità sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista del rispetto dei lavoratori.

Stefania Crotta Dirigente Ambiente, Energia, Territorio Regione Piemonte (min 1h.33) è intervenuta ribadendo il massimo impegno della Regione sulla sostenibilità e per agevolare le imprese nel creare percorsi di produzione dei prodotti in ottica di economia circolare.

Ha concluso i lavori Marisa Parmigiani Head Of Sustainability, Consigliere Delegato E Direttrice Fondazione Unipolis e Presidente Csr Network. "Non abbiamo più tempo. L'economia circolare rappresenta in questo processo evolutivo di lotta al cambiamento climatico un elemento fondamentale in cui il capitale umano e la persona devono essere sempre al centro. In questo processo " ha sottolineato  poi Parmigiani "hanno un ruolo fondamentale il continuo investimento nell'innovazione tecnologia e la connessione delle risorse e delle competenze per estendere il più possibile la partecipazione".

L'evento è stato condotto da Stefano Parola Giornalista la Repubblica.

https://youtu.be/6oH3rf4fdVE

 


Nasce il primo manifesto della mobilità sostenibile della scuola italiana

App in grado di premiare chi utilizzi mezzi green, aree sostenibili e integrate nelle città dove ricaricare auto e bici, panchine a pannelli solari, autobus mangia smog e sensori in grado di rilevare se il guidatore abbia assunto alcol o stupefacenti. Queste alcune delle proposte contenute nel primo Manifesto della mobilità sostenibile della scuola italiana (www.manifestomobilitasostenibile.it), realizzato da 2.000 studenti, di 93 classi quarte superiori provenienti da 57 scuole di 32 Comuni appartenenti alle 14 città metropolitaneitaliane, nell’ambito del progetto O.R.A - Open Road Alliance, promosso da Fondazione Unipolis e Cittadinanzattiva, con l’obiettivo di immaginare e progettare la mobilità e le comunità del futuro.

Con la partecipazione di dieci delegazioni di studenti del Progetto O.R.A., la presentazione del Manifesto è avvenuta oggi, a Roma, nel corso di un evento che ha visto l’intervento di Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Tullio Berlenghi, Esperto Uffici di diretta collaborazione del Ministero della Transizione Ecologica, Alessandro Dini, Vice Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico per il progetto Rigenerazione scuola - Ministero dell’Istruzione, Federica Biassoni, Co-direttrice dell’Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico - Università Cattolica del Sacro Cuore, Arianna Fontana, Campionessa Olimpica e Mondiale di short track, portabandiera alle Olimpiadi di Pyeongchang e atleta del Team Young Italy UnipolSai, Pierluigi Stefanini, Presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis e Anna Lisa Mandorino, Segretaria Generale Cittadinanzattiva.

Il Manifesto della Mobilità sostenibile che nasce nella scuola è un segnale per noi di grande incoraggiamento dato che con i progetti del Pnrr andiamo proprio nella direzione sperata dai giovani riguardo la mobilità sostenibile” - ha dichiarato Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. “Abbiamo molto da imparare dai messaggi che i ragazzi e le ragazze, da Nord a Sud del Paese, hanno trasmesso con i loro elaborati, incentrati sulla mobilità innovativa, la vivibilità delle città, il rispetto dell’ambiente, ma non solo. È una sollecitazione verso il cambiamento che sottintende anche la richiesta di essere chiamati a partecipare al processo di trasformazione. Chi governa ha il dovere di rendere concreta questa speranza che la pandemia da Covid 19 ha contribuito ad alimentare. Il metodo più giusto per raggiungere questo obiettivo è proprio quello di coinvolgere i giovani. E su questo siamo fortemente impegnati”.

“L’impegno che noi dobbiamo sentire come prioritario è quello di creare un ponte con i giovani. Il nostro dovere di investire sui giovani è simile al loro diritto di progettare il futuro. Non solo una somma di percorsi individuali ma un destino collettivo: delle nostre comunità, del nostro pianeta. Quello che si deve fare è creare le condizioni affinché i giovani siano protagonisti di questo cambiamento. I risultati raggiunti con il progetto O.R.A. sono segnale positivo. Non solo di vaga speranza, ma di proposte concrete che delineano un futuro possibile, oltre che necessario per tutti” - ha sottolineato Pierluigi Stefanini, Presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis.

“Sin dall'inizio di questo percorso, abbiamo posto l'accento sulla necessità di favorire le nuove generazioni e renderle protagoniste della costruzione di una nuova mobilità sostenibile. Oggi lo ribadiamo alla luce del bel lavoro fatto da tutti loro e con l'auspicio che nelle prossime tappe territoriali, che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi, le idee e le richieste dei ragazzi siano accolte e sostenute dalla comunità e dalle istituzioni locali. Questo ancor più alla luce di quanto previsto sul tema dal PNRR, i cui progetti potranno tener conto - ci auguriamo - delle proposte contenute nel Manifesto” - ha dichiarato Anna Lisa Mandorino, Segretaria Generale di Cittadinanzattiva

Nel dettaglio, il Manifesto della mobilità sostenibile della scuola italiana si compone di quattro sezioni: Determinazioni, Cambiamenti, Proposte e Futuro. La prima parte racchiude le definizioni del concetto di mobilità sostenibile elaborate dagli studenti. La seconda evidenzia i cambiamenti auspicabili che dovrebbero realizzarsi nelle diverse città. La terza delinea le proposte concrete che andrebbero realizzate e, infine, la quarta presenta alcune pillole di futuro che descrivono la mobilità del domani. Nelle riflessioni degli studenti emerge una grande attenzione ai temi ambientali, alla condivisione dei mezzi, alla sicurezza e un forte orientamento alla multimodalità e all’interoperabilità oltre che ad un approccio più sostenibile al mondo dei servizi pubblici locali.

Il Manifesto si compone anche di una sezione multimediale che raccoglie i migliori elaborati creativi realizzati dalle classi. I lavori selezionati hanno diverse provenienze geografiche e raccontano la mobilità sostenibile in modi differenti. Alcuni presentano mappature dei territori e proposte di miglioramenti sullo stato della mobilità nelle comunità, altri denunciano un profondo senso di insicurezza sulla strada vissuto dai ragazzi nella loro esperienza di cittadini, altri veicolano slogan e messaggi con toni e tecniche differenti.

Il Manifesto è frutto di un percorso formativo e laboratoriale iniziato nel 2019 e pensato per svolgersi in presenza sui territori, rimodulato poi a causa della pandemia per inserirsi a pieno titolo nelle attività scolastiche in DAD (didattica a distanza).

L’obiettivo di O.R.A. è promuovere una nuova cultura della mobilità, attraverso modelli di sostenibilità innovativi e la partecipazione attiva dei cittadini e in particolare dei giovani.

Nei prossimi mesi il Manifesto prenderà la via delle 14 città metropolitane dove sarà presentato pubblicamente coinvolgendo l’intera comunità, a partire dagli Amministratori locali.

Il Progetto O.R.A. è tra le Mobility Actions dell'European Mobility Week 2021. È realizzato con il patrocinio del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Ministero della Transizione Ecologica, ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani e ANVU - Associazione Professionale Polizia Locale d’Italia.

Fonte immagini: Twitter Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis

 

https://youtu.be/gPq4L0wev7s


Un treno per un territorio. Incontro per il rilancio di Saline-Cecina

Il 4 settembre 2021 si terrà l'incontro dal titolo “Un treno per il territorio”, un'iniziativa di sensibilizzazione sul ripristino della ferrovia Saline-Cecina voluto da Pro loco Saline e Sos Volterra.

L’incontro sarà organizzato in presenza con accesso tramite invito nel Resort “Casa alle Monache” di Saline di Volterra, e vedrà lo svolgimento di una “tavola rotonda” coordinata dal Professor Stefano Maggi, Professore Ordinario di Storia contemporanea all’Università di Siena e coordinatore del Laboratorio per l’educazione alla mobilità sostenibile (LEMOS) e Roberto Lucani, ingegnere e libero professionista, alla quale prenderanno parte personalità di rilievo nazionale in ambito ferroviario.

Durante l’evento saranno inoltre presentati dal Dottor Roberto De Marco i risultati dello studio statistico sui flussi turistici legati al trasporto ferroviario.

La linea ferroviaria era stata soppressa a causa dell’emergenza sanitaria nel mese di marzo 2020 e non è più stata ripristinata.

L’evento sarà inoltre trasmesso in diretta Facebook sulle pagine:
e sul canale Youtube:

 


Nasce il primo Manifesto della mobilità sostenibile della scuola italiana

Il 16 settembre, in streaming dalle 10.30 alle 13, sarà presentato il primo Manifesto della mobilità sostenibile della scuola italiana. Il Manifesto raccoglie le istanze, le proposte, le richieste e i desideri di cambiamento di circa 2.000 giovani studenti provenienti dalle 14 più grandi aree metropolitane del nostro Paese, da Torino fino a Catania.

In ognuno di questi territori le studentesse e gli studenti partecipanti al Progetto O.R.A. di Fondazione Unipolis e Cittadinanzattiva hanno affrontato un percorso laboratoriale che ha abbracciato tutte le dimensioni della mobilità, guidati da 240 docenti. Hanno potuto analizzare le insicurezze e i disagi che ogni giorno sperimentano sulla strada e le grandi potenzialità delle diverse forme di mobilità sostenibile.

Il Manifesto sarà presentato a Roma dalle delegazioni studentesche al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini.

È possibile registrarsi all'evento su Eventbrite

 


Il CRU Liguria al lavoro per definire piattaforme integrate per lo sviluppo locale

Si è riunito presso il comune di Varese Ligure (SP), in Val di Vara, il Consiglio Regionale Unipol della Liguria per condividere una linea di azione comune rispetto  all’individuazione di temi prioritari ed all’elaborazione di un documento di proposte  da parte delle organizzazioni facenti parte del CRU da sottoporre alla Regione per la definizione delle strategie regionali sulla nuova programmazione dei fondi strutturali e del PNRR, con particolare riferimento alla creazione di cooperative di comunità per lo sviluppo sostenibile dei territori.

Dal confronto, animato da SCS Consulting, è emersa la volontà di definire un metodo di lavoro fondato sull’integrazione di una pluralità di interventi intersettoriali e sull’ascolto attivo e il protagonismo delle comunità locali.

L’obiettivo è supportare progettualità di sviluppo sostenibile, la individuazione di servizi innovativi sul piano dell’accoglienza turistica e dei bisogni territoriali, la creazione di posti di lavoro e un ritorno di attrattività del territorio verso le giovani generazioni.

“Durante la riunione - ha dichiarato Mattia Rossi – si è affermata con forza la necessità di momenti di coordinamento attivo e costante tra tutte le parti che concorrono a determinare lo sviluppo in un territorio, momenti nei quali il mondo associativo, di impresa e del sindacato e gli enti locali siano in continuo confronto.

La proposta di questo metodo di lavoro è stata al momento condivisa dalle organizzazioni che partecipano al CRU Liguria, ma è aperto alla partecipazione ed al contributo di tutte le organizzazioni di rappresentanza categoriale e delle associazioni interessate a condividere e a realizzare le proposte ispirate ai valori dello sviluppo sostenibile perseguiti dall’Agenda 2030 dell’ONU”.

Il dialogo e l’interazione con i corpi intermedi, le organizzazioni sindacali e di categoria, il mondo dell’associazionismo e della cittadinanza attiva, hanno un grande valore e sono oggi più che mai necessari di fronte alle inedite sfide sociali, ambientali ed economiche che ci si prospettano nel futuro”.

“Proprio per questo – aggiunge Ugo Zanchetta, coordinatore dei CRU del nordovest - da sempre i CRU rappresentano una sede ottimale di confronto a scala regionale, orientata alla definizione di un modello relazionale e alla ricerca di soluzioni che producano valore condiviso.

“Siamo molto soddisfatti di queste due giornate di riflessione e di confronto e, più in generale, del lavoro e delle proposte che vengono avanti dalle organizzazioni del CRU Liguria”, hanno dichiarato al termine dei lavori Rossi e Zanchetta.

“Il CRU ligure si confronta sempre in termini molto costruttivi, mettendo utilmente a fattor comune le esperienze e le competenze maturate nei diversi ambiti.  Ci sembra ci sia il giusto entusiasmo e la giusta determinazione per cercare di apportare un contributo concreto al tema dello sviluppo sostenibile delle comunità del territorio, con lo sforzo di ricercare una visione integrata della complessità dei problemi e delle possibili soluzioni”.


Franco Belmonte sostituisce Pasquale Capellupo alla guida del Consiglio Regionale Unipol della Calabria

Cambio al vertice al Consiglio regionale Unipol della Calabria (CRU Calabria). Dopo diversi anni di guida del CRU da parte di Pasquale Capellupo, direttore regionale di Confesercenti, che consegna al successore un bagaglio di esperienze e relazioni acquisite oltre che una nutrita produzione di dossier e di progetti cantierabili già nelle prossime settimane, il testimone passa a Franco Belmonte, direttore di CIA-Agricoltori Italiani della Calabria.

I Consigli Regionali Unipol sono da anni impegnati a diffondere i temi della sostenibilità, in particolare favorendo tavoli di confronto, approfondendo le problematiche e avanzando proposte, con il compito principale di promuovere un approccio multistakeholder a livello locale, dove sia rappresentato il punto di vista delle diverse Organizzazioni sociali, economiche, culturali che compongono il mondo della rappresentanza nel nostro paese, in quanto è proprio nei territori che si verificano i fenomeni, si elaborano le prime risposte, si costruiscono le reti di rappresentanza e di impegno.

Dopo il doveroso e sentito ringraziamento tributato a Pasquale Capellupo da parte di tutti i componenti del CRU presenti all’incontro di Lamezia Terme, presso la sede di CIA-Agricoltori Italiani, a conclusione della riunione, Belmonte ha enunciato le linee di lavoro che caratterizzeranno il suo impegno, a partire dalla “messa a terra” dei progetti che hanno superato la fase istruttoria, mobilitando tutte le risorse umane e professionali che ogni singola organizzazione sarà capace di mettere a disposizione del CRU, sapendo che lo stesso rappresenta uno straordinario strumento di confronto e di dialogo tra le organizzazioni socie e tra queste e le Istituzioni, le Università, i Centri di ricerca, e tutte le altre Associazioni e Organizzazione presenti sul territorio calabrese.


Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021: dal 28 settembre al 14 ottobre

"Mettilo in agenda. #Stiamoagendo". È questo l'invito che arriva dalla nuova edizione del Festival che quest'anno promuove l'importanza di una ripartenza all'insegna dello sviluppo sostenibile.  Anche in questo festival ci sarà una nutrita presenza delle iniziative organizzate dai CRU.

Si rinnova l’appuntamento con la più ampia e diffusa iniziativa italiana della società civile dedicata all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale. La manifestazione, promossa dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), si svolgerà dal 28 settembre al 14 ottobre in rete, nei territori italiani e nel resto del mondo, per diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.

La quinta edizione si terrà in un anno importante e ricco di appuntamenti di rilievo internazionale, tra cui il G20 a presidenza italiana, la Cop26 sul clima a presidenza anglo–italiana e Expo Dubai. Il 2021 è un anno chiave per via del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che traccia la strada da percorrere e rappresenta un’occasione unica non solo per ripartire, ma anche per costruire un futuro che sia realmente più sostenibile.

Si delinea il calendario degli eventi organizzati dal Segretariato e dai Gruppi di lavoro dell'ASviS. I primi, che si terranno in apertura (28 settembre), nel periodo centrale (7 ottobre) e in chiusura (14 ottobre), affronteranno aspetti trasversali dell’Agenda 2030 e saranno l’occasione per presentare il Rapporto annuale dell’Alleanza, mentre i secondi si concentreranno su tematiche inerenti ai 17 Obiettivi Onu. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno in formato ibrido e molti saranno ospitati presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma che rappresenterà la “Casa del Festival”. Inoltre, sarà rafforzata la collaborazione con il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) per diffondere sempre di più i messaggi della manifestazione anche all’estero. 

Puoi contribuire in prima persona alla costruzione di un futuro più sostenibile proponendo la tua iniziativa. Le registrazioni sono già aperte e, per gli eventi in cartellone entro fine luglio, saranno riservate maggiori opportunità di visibilità. Convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari e molto altro ancora tra i format previsti dal Festival, che ogni anno accoglie migliaia di iniziative per coinvolgere, includere e dare voce alla società italiana. 

Anche in questo festival ci sarà una nutrita presenza delle iniziative organizzate dai CRU. Il programma è in corso di elaborazione.

Per proporre il tuo evento e per tutte le informazioni visita il sito dell'iniziativa


La salute al centro per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile

Un momento di riflessione per ribadire l’interconnessione tra la Salute (Obiettivo 3) e gli altri 17 Obiettivi dell’Agenda Onu 2030, con particolare attenzione all’Obiettivo 10 (Disuguaglianze), ma altresì 1 (Sana Alimentazione), 4 (Educazione e Istruzione) e 11 (Città sostenibili).

È quanto emerge dall’evento in live streaming “Condividere per non dividere – La Salute è uguale per tutti” organizzato dal Gruppo Unipol, al quale hanno partecipato Roberto Speranza Ministro della Salute, Romina Boarini, Director of the OECD Centre for Well-Being, Inclusion, Sustainability and Equal Opportunity (WISE), Carlo Cimbri, Group CEO Unipol, Giuseppe Costa, Professore Sanità Pubblica, Dipartimento Scienze Cliniche e Biologiche, Università di Torino, Direttore SCaDU Servizio di Epidemiologia di riferimento regionale, ASL TO3 Piemonte e Marisa Parmigiani, Responsabile Sostenibilità Unipol.

L’intervento di apertura di Romina Boarini ha inquadrato a livello scientifico e internazionale la necessità di intervenire sistematicamente e globalmente su diversi fattori sociali (istruzione, alimentazione, condizioni di vita...) per migliorare le condizioni sanitarie di tutti i cittadini, non solo in fase di accesso ed erogazione della prestazione, ma soprattutto in materia di prevenzione e esposizione.

Giuseppe Costa ha declinato localmente la tematica con una serie di dati quantitativi rilevati da processi di ricerca pluriennali. Il Professore ha approfondito il tema con un focus sulla correlazione tra la perdita della salute e le cause sociali, evidenziando come la collocazione sociale influenza la condizione dei malati determinando perfino gli esiti della malattia.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso dell’evento, ha sottolineato come, in una fase in cui è stata superata quota 51 milioni di dosi di vaccini somministrati in Italia, occorra progettare il nuovo Ssn focalizzandosi sull'assistenza territoriale, che va necessariamente rafforzata a partire dall'assistenza domiciliare su cui saranno investiti quattro miliardi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. In conclusione, per la ripartenza è necessario implementare un grande Patto-Paese che includa il Governo, le Regioni e i Comuni per tenere insieme la dimensione sanitaria e quella sociale ma anche, oltre a ordini, sindacati e associazioni, il mondo d’impresa.

Il Group CEO Unipol Carlo Cimbri, in occasione del suo intervento, ha evidenziato come la spesa sanitaria pubblica non sia più sufficiente a garantire le prestazioni richieste dalla popolazione, che è oggi più esigente rispetto al passato e che è più vecchia e bisognosa di assistenza e cure. In questo scenario, per evitare che solo una parte della popolazione possa permettersi di accedere alle prestazioni sanitarie, è necessario dare spazio a un welfare di comunità, sviluppare un modello-Paese volto a integrare l'approccio dello Stato con altri attori, come il Terzo settore e come tutte le forze che collaborano allo spirito di ripartenza. Cimbri ha infine posto l’attenzione sugli investimenti del Pnrr sulla sanità che, secondo il Group CEO di Unipol, andrebbero usati per creare e potenziare le infrastrutture e non per alimentare la spesa corrente e i costi del Ssn alla luce del forte indebitamento del Paese che deve avere come proprio faro la disciplina di bilancio.

Il Gruppo Unipol è impegnato a concorrere in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile attraverso la realizzazione delle proprie strategie, con un impatto particolare sugli SDGs 3, 8 e 11.
Questo significa, per il Gruppo, definire soluzioni distintive che sono in grado di avere un positivo impatto sociale, perché contribuiscono a prevenire e ridurre i rischi per i clienti (ad esempio, quelli connessi al cambiamento climatico) e a colmare il gap di protezione per le categorie sottoassicurate (ad esempio, a causa dei limiti della spesa pubblica in sanità), e allo stesso tempo possono aumentare la redditività del Gruppo.

I risultati raggiunti da Unipol in questo ambito sono rendicontati annualmente nel Bilancio Integrato del Gruppo, che unisce le informazioni contenute nel bilancio tradizionale con la rappresentazione delle performance ambientali, sociali e di governance ottenute dall’azienda. Nel 2020 il gruppo ha distribuito valore agli stakeholder per 13,3 miliardi di euro, di cui 9,1 miliardi di pagamenti agli assicurati e 4,2 miliardi ripartiti tra gli altri stakeholder (dipendenti, agenti, fornitori, pubblica amministrazione, azionisti, finanziatori e comunità).


È nato il comitato per l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile del Molise

Si è costituito formalmente il Comitato Promotore de “L’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile del MoliseMolise Agenda 2030”, un Coordinamento di associazioni e di cittadini che si pone l’obiettivo di contribuire alla progettazione di politiche che portino il Molise sul cammino dello sviluppo sostenibile, perseguendo il raggiungimento a livello regionale dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’ONU.

L’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile del Molise – Molise Agenda 2030, è aperta sia alle persone fisiche interessate a partecipare nei Gruppi di lavoro, sia a quelle giuridiche (come ad esempio associazioni di categoria, sindacati, enti locali, GAL, imprese, l’Università del Molise, l’Ufficio scolastico regionale, associazioni culturali e ambientaliste, Terzo settore e volontariato, Fondazioni, Camere di commercio etc.) che aderiranno al Coordinamento, condividendo le finalità volte a promuovere e diffondere l’Agenda ONU 2030 sul territorio molisano.

Agenda Molise 2030 nasce come movimento dal basso, apartitico, aconfessionale e senza scopo di lucro chiamato ad una sfida di enorme portata tesa ad esercitare, nelle forme più adeguate, un’azione di proposta, confronto e stimolo nei confronti delle istituzioni, dell’economia e della società nel suo insieme a livello territoriale e regionale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso il coinvolgimento delle migliori energie istituzionali e politiche, favorendo la più ampia partecipazione delle organizzazioni della società civile e dei cittadini.

Al momento, sono già 16 le sigle che hanno deciso di aderire al progetto, ovvero Confederazione Italiana Agricoltori – CIA Molise, Confederazione Nazionale Artigianato – CNA Molise, Confesercenti Molise, LegaCoop Molise, CGIL, CISL, UIL, Confindustria Molise, Legambiente Molise, ANCI Molise, Autonomie Locali Italiane – ALI Molise, GAL Molise Verso il 2000, Comune di Agnone, Comune di Castel del Giudice, la Casa dei Diritti Molise e l’Associazione Culturale Nexus.

Altre sigle, intanto, sono in procinto di adesione, come: Confartigianato Molise, Confcooperative Molise, Centro di ricerca ArIA Unimol, Associazione Cristiana Lavoratori Italiani – ACLI Molise, WWF Molise, Club Alpino Italiano – CAI Molise, Provincia di Isernia, GAL Alto Molise, l’UNPLI Molise e il Comune di Pietracatella.

Nella riunione di costituzione del Comitato Promotore sono stati definiti anche gli orientamenti programmatici del Coordinamento attraverso la sottoscrizione di un “Manifesto di valori” per rendere chiari e fruibili gli obiettivi e i campi di azione a cui il gruppo di Molise Agenda 2030 ispira il suo operato. Il Comitato Promotore avrà anche il compito di dare il via ad una campagna di adesione al Coordinamento che avrà culmine a settembre prossimo quando, con un evento pubblico, sarà formalmente presentata l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile del Molise, unitamente all’analisi del “Rapporto ASviS 2020” con focus sul Molise.

Le adesioni a Molise Agenda 2030 sono sempre aperte, per ulteriori informazioni e per iscriversi è possibile inviare una e-mail a info@moliseagenda2030.it