Stati Generali delle Aree Interne a Benevento: riflessioni, prospettive e il contributo di CreAree / Unipol


9 Ottobre 2025|7 Minuti

Il 3 e 4 ottobre 2025 Benevento ha ospitato gli Stati Generali delle Aree Interne – “Territori fragili e periferici in transizione”, promossi da Eitalía, la nuova associazione nazionale nata dall’esperienza di Futuridea, in collaborazione con istituzioni, enti di ricerca, organizzazioni sociali e realtà produttive.

Due giornate intense di confronto che hanno posto al centro la necessità di una visione condivisa e sistemica per il futuro dei territori interni, troppo spesso penalizzati da spopolamento, carenza di servizi e scarsa integrazione delle politiche pubbliche.

L’appuntamento, ospitato presso l’Area MUSA di Benevento, ha riunito rappresentanti del mondo istituzionale, accademico e associativo, offrendo uno spazio di dialogo concreto su come rendere queste aree luoghi di innovazione, sostenibilità e coesione sociale.

Tra gli interventi istituzionali di rilievo, si sono registrati quelli del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Foti, che ha sottolineato la necessità di dare piena attuazione alle politiche già avviate per le aree interne e di superare i ritardi nella spesa dei fondi pubblici, del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci (in collegamento) e dell’Assessore regionale al Turismo Felice Casucci.

Durante le sessioni di lavoro sono stati affrontati i principali snodi delle “transizioni” che interessano le aree interne: educativa, economica, tecnologica, ecologica e istituzionale.

Nel panel dedicato alla transizione istituzionale e alla governance dei territori marginali, è intervenuta Elena Torri, Stakeholder Manager di Unipol e Program Manager del progetto CreAree.

Elena Torri ha illustrato la missione dei CRU (Consigli Regionali Unipol) e il percorso del progetto CreAree, nato per accompagnare le comunità locali nella costruzione di strategie di sviluppo condivise e durature. Ha espresso apprezzamento per l’iniziativa di Eitalía e confermato la volontà di proseguire la collaborazione con Futuridea, riconoscendo il valore del lavoro svolto in rete e sul campo.

Il suo intervento ha assunto una dimensione fortemente riflessiva e di stimolo al dibattito: «Il fatto che sia stato stralciato dallo PNSAI il discusso punto 4, quello che individuava le aree per cui lo spopolamento è ormai irreversibile, non risolve il problema. Non è togliendo una frase che si risolve una questione tanto profonda. Anzi, rischiamo di spostare lo sguardo invece di affrontarlo. La domanda vera che dobbiamo porci è: cosa possiamo fare — ognuno per il suo ruolo — per evitare che ci siano aree interne destinate a morire?» Da questa riflessione, Torri ha invitato i partecipanti a un momento di autocritica costruttiva, sottolineando come molte politiche per le aree interne non abbiano prodotto risultati efficaci a causa del mancato coordinamento tra i diversi livelli istituzionali, di approcci frammentati e individuali e della mancanza di una visione realmente condivisa tra attori pubblici e privati.

A seguire, Alessandra de Renzis, dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza della Regione Toscana ha portato l’esperienza della sua regione, presentando la legge “Valorizzazione Toscana diffusa”, una legge quadro dedicata alle aree interne che rappresenta un esempio concreto di visione strategica e pianificazione integrata. Il suo intervento ha evidenziato l’importanza di costruire modelli di governance capaci di valorizzare i territori attraverso programmazione stabile, cooperazione interregionale e coinvolgimento attivo delle comunità locali.

Tra gli altri contributi significativi, Valeria Cardinali, direzione CONFAPI Umbria e Presidente del CRU Umbria ha sottolineato il valore della collaborazione tra organizzazioni, istituzioni e territori, evidenziando come il dialogo costante tra soggetti pubblici e privati sia la condizione indispensabile per trasformare le buone pratiche in politiche strutturali. 

Matteo Bartolini, Vicepresidente di CIA Umbria e componente del CRU Umbria ha invece posto l’accento sul ruolo strategico dell’agricoltura e dell’agroalimentare come presidio ambientale, sociale ed economico, richiamando anche l’attenzione sulla riduzione dei fondi europei previsti per l’agricoltura, un tema di grande attualità che rischia di indebolire la capacità delle imprese agricole di restare competitive nei contesti più fragili del Paese.

Gli Stati Generali delle Aree Interne di Benevento hanno rappresentato non solo un momento di analisi, ma soprattutto un laboratorio di metodo. Il filo rosso emerso dagli interventi — dalla riflessione critica di Elena Torri, alla visione strategica di Alessandra de Renzis, fino alla valorizzazione della collaborazione proposta da Valeria Cardinali — è la necessità di superare la frammentazione e costruire politiche territoriali basate su una strategia comune e partecipata.

In questa prospettiva, il progetto CreAree e il network dei Consigli Regionali Unipol (CRU) si confermano strumenti fondamentali per accompagnare i territori nella definizione di piani di sviluppo condivisi, in grado di tradurre le visioni in azioni concrete e durature e mettere in sicurezza le comunità.

Gli Stati Generali di Benevento hanno segnato un punto di svolta nel modo di affrontare il tema delle aree interne. Non più solo un racconto di fragilità, ma un manifesto per una nuova stagione di politiche territoriali, dove istituzioni, comunità e imprese collaborano per rendere sostenibile e vitale ciò che oggi appare marginale.

CreAree, con il supporto del Gruppo Unipol e la rete dei CRU, continuerà a promuovere questo dialogo e a sperimentare percorsi di innovazione territoriale, nella convinzione che le aree interne non siano “il problema” del Paese, ma una parte fondamentale della sua soluzione.

 


Stati Generali delle Aree Interne a Benevento: riflessioni, prospettive e il contributo di CreAree / Unipol


CRU unipol|9 Ottobre 2025|7 Minuti

Il 3 e 4 ottobre 2025 Benevento ha ospitato gli Stati Generali delle Aree Interne – “Territori fragili e periferici in transizione”, promossi da Eitalía, la nuova associazione nazionale nata dall’esperienza di Futuridea, in collaborazione con istituzioni, enti di ricerca, organizzazioni sociali e realtà produttive.

Due giornate intense di confronto che hanno posto al centro la necessità di una visione condivisa e sistemica per il futuro dei territori interni, troppo spesso penalizzati da spopolamento, carenza di servizi e scarsa integrazione delle politiche pubbliche.

L’appuntamento, ospitato presso l’Area MUSA di Benevento, ha riunito rappresentanti del mondo istituzionale, accademico e associativo, offrendo uno spazio di dialogo concreto su come rendere queste aree luoghi di innovazione, sostenibilità e coesione sociale.

Tra gli interventi istituzionali di rilievo, si sono registrati quelli del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Foti, che ha sottolineato la necessità di dare piena attuazione alle politiche già avviate per le aree interne e di superare i ritardi nella spesa dei fondi pubblici, del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci (in collegamento) e dell’Assessore regionale al Turismo Felice Casucci.

Durante le sessioni di lavoro sono stati affrontati i principali snodi delle “transizioni” che interessano le aree interne: educativa, economica, tecnologica, ecologica e istituzionale.

Nel panel dedicato alla transizione istituzionale e alla governance dei territori marginali, è intervenuta Elena Torri, Stakeholder Manager di Unipol e Program Manager del progetto CreAree.

Elena Torri ha illustrato la missione dei CRU (Consigli Regionali Unipol) e il percorso del progetto CreAree, nato per accompagnare le comunità locali nella costruzione di strategie di sviluppo condivise e durature. Ha espresso apprezzamento per l’iniziativa di Eitalía e confermato la volontà di proseguire la collaborazione con Futuridea, riconoscendo il valore del lavoro svolto in rete e sul campo.

Il suo intervento ha assunto una dimensione fortemente riflessiva e di stimolo al dibattito: «Il fatto che sia stato stralciato dallo PNSAI il discusso punto 4, quello che individuava le aree per cui lo spopolamento è ormai irreversibile, non risolve il problema. Non è togliendo una frase che si risolve una questione tanto profonda. Anzi, rischiamo di spostare lo sguardo invece di affrontarlo. La domanda vera che dobbiamo porci è: cosa possiamo fare — ognuno per il suo ruolo — per evitare che ci siano aree interne destinate a morire?» Da questa riflessione, Torri ha invitato i partecipanti a un momento di autocritica costruttiva, sottolineando come molte politiche per le aree interne non abbiano prodotto risultati efficaci a causa del mancato coordinamento tra i diversi livelli istituzionali, di approcci frammentati e individuali e della mancanza di una visione realmente condivisa tra attori pubblici e privati.

A seguire, Alessandra de Renzis, dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza della Regione Toscana ha portato l’esperienza della sua regione, presentando la legge “Valorizzazione Toscana diffusa”, una legge quadro dedicata alle aree interne che rappresenta un esempio concreto di visione strategica e pianificazione integrata. Il suo intervento ha evidenziato l’importanza di costruire modelli di governance capaci di valorizzare i territori attraverso programmazione stabile, cooperazione interregionale e coinvolgimento attivo delle comunità locali.

Tra gli altri contributi significativi, Valeria Cardinali, direzione CONFAPI Umbria e Presidente del CRU Umbria ha sottolineato il valore della collaborazione tra organizzazioni, istituzioni e territori, evidenziando come il dialogo costante tra soggetti pubblici e privati sia la condizione indispensabile per trasformare le buone pratiche in politiche strutturali. 

Matteo Bartolini, Vicepresidente di CIA Umbria e componente del CRU Umbria ha invece posto l’accento sul ruolo strategico dell’agricoltura e dell’agroalimentare come presidio ambientale, sociale ed economico, richiamando anche l’attenzione sulla riduzione dei fondi europei previsti per l’agricoltura, un tema di grande attualità che rischia di indebolire la capacità delle imprese agricole di restare competitive nei contesti più fragili del Paese.

Gli Stati Generali delle Aree Interne di Benevento hanno rappresentato non solo un momento di analisi, ma soprattutto un laboratorio di metodo. Il filo rosso emerso dagli interventi — dalla riflessione critica di Elena Torri, alla visione strategica di Alessandra de Renzis, fino alla valorizzazione della collaborazione proposta da Valeria Cardinali — è la necessità di superare la frammentazione e costruire politiche territoriali basate su una strategia comune e partecipata.

In questa prospettiva, il progetto CreAree e il network dei Consigli Regionali Unipol (CRU) si confermano strumenti fondamentali per accompagnare i territori nella definizione di piani di sviluppo condivisi, in grado di tradurre le visioni in azioni concrete e durature e mettere in sicurezza le comunità.

Gli Stati Generali di Benevento hanno segnato un punto di svolta nel modo di affrontare il tema delle aree interne. Non più solo un racconto di fragilità, ma un manifesto per una nuova stagione di politiche territoriali, dove istituzioni, comunità e imprese collaborano per rendere sostenibile e vitale ciò che oggi appare marginale.

CreAree, con il supporto del Gruppo Unipol e la rete dei CRU, continuerà a promuovere questo dialogo e a sperimentare percorsi di innovazione territoriale, nella convinzione che le aree interne non siano “il problema” del Paese, ma una parte fondamentale della sua soluzione.