White economy leva per la crescita dell’Italia


3 Dicembre 2016|2 Minuti

Imprenditori, studiosi e operatori dei settori healthcare, socio-assistenziale e previdenziale si sono incontrati il 29 novembre scorso  per confrontarsi su esperienze imprenditoriali e sociali innovative e modelli di policy per organizzare la nuova domanda di welfare. L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto “Welfare, Italia – Laboratorio per le nuove politiche sociali”, piattaforma di discussione permanente per il confronto e la riflessione sul tema del welfare.

Preso atto dei radicali cambiamenti sociali di questi ultimi anni, come l’aumento dell’aspettativa di vita, la diminuzione del tasso di natalità e il conseguente invecchiamento della popolazione, è evidente quanto il tema della white economy, cioè la filiera delle attività sia pubbliche che private volte alla cura e all’assistenza della persona, assuma un ruolo centrale.

Tra gli interventi illustri anche quello di Carlo Cimbri (a.d. del Gruppo Unipol) che ha sottolineato l’importanza di creare una sana e proficua collaborazione tra pubblico e privato. “Valorizzare la white economy significa investire nella crescita economica e anche nella coesione sociale del Paese – ha affermato Cimbri -; perché questo avvenga è fondamentale che lo Stato mantenga e rafforzi il proprio ruolo di regia favorendo l’adozione di un modello di welfare complementare, integrato e aperto al contributo dell’imprenditoria e della società. Si pone la necessità di assicurare nei fatti quell’obiettivo universalistico affidato al nostro sistema di welfare e protezione. In presenza di una popolazione che sta progressivamente invecchiando, bisogna giocare d’anticipo ed investire su nuove forme di assistenza per evitare futuri squilibri sociali e che l’accesso alle cure sia agevole solo per chi ha adeguate risorse personali. In questo contesto – ha concluso Cimbri – Unipol è pronta a fare la propria parte”.

Ecco alcune foto dell’evento che ha visto gli interventi anche del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e di Pierluigi Stefanini Presidente del Gruppo Unipol.

white_economy_gruppo_unipol6

white_economy_gruppo_unipol2

white_economy_gruppo_unipol5

white_economy_gruppo_unipol3

 


Iscriviti alla Newsletter


    Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l’iscrizione. Premendo il tasto invia accetti il trattamento dati relativo alla newsletter  consultabile nella nostra privacy policy

    Archivio Newsletter

    Ultime news


    White economy leva per la crescita dell’Italia


    CRU unipol|3 Dicembre 2016|2 Minuti

    Imprenditori, studiosi e operatori dei settori healthcare, socio-assistenziale e previdenziale si sono incontrati il 29 novembre scorso  per confrontarsi su esperienze imprenditoriali e sociali innovative e modelli di policy per organizzare la nuova domanda di welfare. L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto “Welfare, Italia – Laboratorio per le nuove politiche sociali”, piattaforma di discussione permanente per il confronto e la riflessione sul tema del welfare.

    Preso atto dei radicali cambiamenti sociali di questi ultimi anni, come l’aumento dell’aspettativa di vita, la diminuzione del tasso di natalità e il conseguente invecchiamento della popolazione, è evidente quanto il tema della white economy, cioè la filiera delle attività sia pubbliche che private volte alla cura e all’assistenza della persona, assuma un ruolo centrale.

    Tra gli interventi illustri anche quello di Carlo Cimbri (a.d. del Gruppo Unipol) che ha sottolineato l’importanza di creare una sana e proficua collaborazione tra pubblico e privato. “Valorizzare la white economy significa investire nella crescita economica e anche nella coesione sociale del Paese – ha affermato Cimbri -; perché questo avvenga è fondamentale che lo Stato mantenga e rafforzi il proprio ruolo di regia favorendo l’adozione di un modello di welfare complementare, integrato e aperto al contributo dell’imprenditoria e della società. Si pone la necessità di assicurare nei fatti quell’obiettivo universalistico affidato al nostro sistema di welfare e protezione. In presenza di una popolazione che sta progressivamente invecchiando, bisogna giocare d’anticipo ed investire su nuove forme di assistenza per evitare futuri squilibri sociali e che l’accesso alle cure sia agevole solo per chi ha adeguate risorse personali. In questo contesto – ha concluso Cimbri – Unipol è pronta a fare la propria parte”.

    Ecco alcune foto dell’evento che ha visto gli interventi anche del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e di Pierluigi Stefanini Presidente del Gruppo Unipol.

    white_economy_gruppo_unipol6

    white_economy_gruppo_unipol2

    white_economy_gruppo_unipol5

    white_economy_gruppo_unipol3

     


    Iscriviti alla Newsletter



      Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l’iscrizione. Premendo il tasto invia accetti il trattamento dati relativo alla newsletter  consultabile nella nostra privacy policy

      Archivio Newsletter

      Ultime news