Presentato a Posada (NU) il nuovo progetto Bellezza Italia

È stato presentato ieri nel cuore della Sardegna, a Posada in provincia di Nuoro,  il nuovo progetto “Percorsi di memoria collettiva lungo il Rio Posada” che interessa l’area dell’ex Peschiera di Posada (NU), nel cuore del Parco naturale regionale di Tepilora, realizzato nell'ambito  di Bellezza Italia, la campagna promossa da Legambiente in partnership con il Gruppo Unipol.

Qui, in questo luogo dal forte valore identitario per tutte le comunità che gravitano sul Rio Posada è stato definito un percorso con pannelli educativi lungo l’argine, tra l’ex Peschiera appena riqualificata come presidio informativo dal Parco di Tepilora e il punto di osservazione sulla foce, sempre realizzato dal progetto, attrezzato per ospitare eventi e offrire un affaccio sulla zona umida consentendo di percepirne la complessità e di apprezzare la ricca avifauna presente e nidificante nel proprio habitat naturale. L’intervento andrà ad arricchire le funzioni informative ed educative dell’ex Peschiera consentendo di percepire la complessità della zona umida costiera e di apprezzare la ricca avifauna presente e nidificante nel proprio habitat naturale.

L’obiettivo è quello di far diventare l’area dell’ex Peschiera di Posada un nuovo importante punto di riferimento per i visitatori, dalle scolaresche in gita ai turisti in cerca di informazioni sull’area protetta, così come per i tanti escursionisti che percorrono la foce in kayak; rendendo allo stesso tempo le comunità sempre più consapevoli e protagoniste nella difesa di un territorio unico per biodiversità, patrimonio identitario e paesaggistico, ma oggi sempre più minacciato dagli effetti dei cambiamenti climatici. A fare il punto su ciò anche il nuovo report “Il clima è cambiato. Focus su Posada” realizzato a Legambiente Sardegna in cui si fa un’analisi dettagliata dell’area sarda e si parla degli eventi estremi verificatisi negli ultimi 50 anni. Allo stesso tempo il dossier fa il punto pure sulle azioni in corso e le buone pratiche per l’adattamento al clima, la messa in sicurezza del territorio dalla speculazione edilizia e da fenomeni di dissesto idrogeologico messe in campo dal Comune di Posada.

All'evento di presentazione sono intervenuti Sara Marongiu, Assessore all’Ambiente del Comune di Posada, Serena Carpentieri, vice-direttrice Legambiente, Maria Luisia Parmigiani, Responsabile Sustainability del Gruppo Unipol, Carlo Torchiani, Responsabile Clima Legambiente Sardegna, Marta Battaglia, direttrice Legambiente Sardegna.

“Memoria collettiva e consapevolezza diffusa sono le due parole chiavi al centro di questo progetto che oggi prenda forma – ha dichiarato Serena Carpentieri, vicedirettrice generale di Legambiente – e che vuole parlare in prima persona alle comunità locali. Siamo convinti che la conoscenza del territorio, unito alla sua valorizzazione e tutela, sia uno step fondamentale anche per far conoscere meglio il grande tema della crisi climatica e gli effetti che determina sui territori. Non dimentichiamo che la Sardegna negli ultimi anni è stata soggetta a diverse alluvioni subendo anche diversi danni. Per questo, oltre alla prevenzione e agli interventi che il governo deve mettere in campo, è fondamentale anche avanti un’azione educativa con valore preventivo rivolta ai cittadini”.

«Con il progetto d’intervento sul Rio Posada si afferma con chiarezza l’attenzione del progetto “Bellezza Italia” non solo ai temi del cambiamento climatico, ma anche alla salvaguardia della biodiversità – ha affermato Maria Luisa Parmigiani, Responsabile Sustainability del Gruppo Unipol –. Una sfida forse ancora più complessa per le comunità e soprattutto per il mondo delle imprese, per le quali non è così chiaro il perimetro d’intervento. Proprio per questo come Gruppo abbiamo scelto di iniziare ad operare insieme a Legambiente per fare tesoro di saperi ed esperienze della società civile».

“L’area circostante l’ex Peschiera è una vera e propria piazza affacciata sulla zona umida, le dune e la spiaggia, la cui bellezza nasconde agli occhi dei più le fragilità legate ai cambiamenti climatici e ai sempre più frequenti fenomeni di dissesto – ha sottolineato Sara Marongiu, Assessora all’Ambiente del Comune di Posada – Riteniamo fondamentale che un luogo così attrattivo si faccia carico di una missione educativa su cui convergono felicemente gli impegni del Comune, del Parco, di Legambiente e Unipol. Le finalità di questo progetto sono coerenti con quanto attuato negli anni dal nostro Comune, in termini di valorizzazione del paesaggio, tutela della biodiversità, conservazione delle funzioni ecologiche e dei servizi ecosistemici”

Foce del Rio Posada, delicato hotspot di biodiversità

Nella zona umida della foce, gli stagni Longu e Tundu ricevono le acque dolci del Rio Posada e comunicano con il mare tramite la bocca artificiale di Sos Palones, rientrando nella rete stabile di stazioni per la migrazione annuale degli uccelli acquatici. La vegetazione del luogo presenta associazioni tipiche dell’ambiente ripariale: giunchi, tamerici, salici, canne che offrono ospitalità a specie faunistiche come il fenicottero rosa nelle sue lunghe soste invernali, la gallinella d’acqua, il cormorano, l’airone cenerino (guardabuoi e rosso), la garzetta e il germano reale. Nel vicino Rio Santa Caterina, inoltre, nidifica il pollo sultano, specie che resiste spontaneamente in Italia nella sola Sardegna. Un contesto tanto pregevole quanto fragile, dove gli effetti della crisi climatica appaiono più evidenti che in altre aree della Sardegna: nelle forme più drammatiche delle morti causate dalle alluvioni e in quelle più affascinanti dei paesaggi temporanei modellati dall’acqua.

Report “Il clima è cambiato. Focus su Posada”

Nel report Legambiente ricorda che l’area sottesa dal bacino del Fiume Posada –il comune di Posada, dunque, come gli altri comuni del Parco di Tepilora- è propensa a fenomeni di dissesto idrogeologico, in particolare fenomeni alluvionali, fortemente amplificati da fattori sia antropici sia connessi con i cambiamenti climatici degli ultimi decenni. Le principali criticità sono essenzialmente riconducibili alle piene del fiume.

Nel report vengono richiamate le piene verificatesi negli ultimi decenni. Nel 2004 e nel 2006 hanno ceduto gli argini in sponda sinistra del fiume Posada con conseguente allagamento della piana; nel 2008 in seguito a violente precipitazioni c’è stato uno smottamento alle pendici del centro storico e nel settembre 2009 è crollato il ponte sulla Strada 125 sul rio San Simone, costruito ai primi del ‘900. Il 2013, con il passaggio del Ciclone Cleopatra, ha visto la piana travolta da un’onda di piena che ha sfondato il litorale sabbioso aprendo 5 bocche a mare mentre nel 2020, a monte dello stesso Bacino del Rio Posada, fango e detriti hanno devastato il centro abitato di Bitti causando la perdita di vite umane.

La campagna “Bellezza Italia”

Bellezza Italia” è una campagna promossa da Legambiente in partnership con il Gruppo Unipol che si propone di valorizzare il patrimonio artistico-culturale e naturale della Penisola. Diversi, negli anni, i progetti realizzati grazie al coinvolgimento di società civile, imprese e istituzioni impegnate in attività di sviluppo sostenibile, riqualificazione e recupero sociale e ambientale dei luoghi toccati dalla campagna. Dai “Guardiani della Duna”, imperniato sulla tutela della zona dunale di Marina di Alberese, sul litorale della Maremma in Toscana, a “Sui Binari della Bellezza” che ha consentito il recupero della stazione di San Stino di Livenza, in Veneto; passando per “Tra le mura e il mare: il sentiero degli argonauti”, progetto di riqualificazione dell’area archeologica di Paestum, in Campania, fino alla più recente “Mappa dei giardini panteschi”, articolatasi nel censimento e nella proposta di un itinerario tra i giardini simbolo del patrimonio paesaggistico-agronomico dell’isola di Pantelleria, in Sicilia.


Presentato l'itinerario Matera-Sibari e la Costa dei Tre Miti

Lo scorso venerdì 10 giugno alle ore 10,00 a Trebisacce, presso la Sala consiliare del comune ionico, si è tenuto un incontro di presentazione dell’itinerario turistico “Matera-Trebisacce” , un percorso che attraversa il versante meridionale della provincia di Matera fino alla costa ionica e da qui, dopo una tappa al sito archeologico delle Tavole Palatine (resti del tempio di Hera) a Metaponto (Bernalda), percorre tutta la Costa dei Tre Miti, da Rocca Imperiale fino a Corigliano Rossano coinvolgendo ben 19 comuni dell’Alto Jonio Cosentino.

L’itinerario è frutto del lavoro svolto nell’ambito del progetto “Sibari e la Costa dei Tre Miti. Italo Ulisse e Federico.” con capofila il Comune di Trebisacce. Un progetto finalizzato a creare una destinazione turistica che promuova itinerari caratterizzati dal tema dell’accessibilità culturale e religiosa e programmati anche in relazione a Matera come grande attrattore turistico (Capitale Europea della Cultura 2019). Alessandro Cicitta, coordinatore del Cru della Calabria, anche a nome del Presidente Franco Belmonte e dei rappresentanti delle Organizzazioni che lo compongono, ha confermato la volontà del Cru Calabria di collaborare con le amministrazioni per la creazione di progettualità che possano creare valore socio-economico per il territorio.


Presentato il Rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza realizzato da Demos&Pi e Fondazione Unipolis

I problemi di ordine economico si confermano le priorità che il Governo nazionale dovrebbe affrontare secondo i cittadini italiani (39%) ed europei (40%) e, complice l’inizio dell’intervento militare russo in Ucraina, risultano in ulteriore crescita rispetto all’anno scorso (30%).

I timori che, invece, destano maggiore apprensione negli italiani sono quelli riconducibili all’insicurezza globale (75%), ossia le paure legate ad “Ambiente e natura”, “Sicurezza alimentare”, “Guerre” e “Globalizzazione”.

Il 59% dei giovani italiani (contro una media europea del 52%) è convinto che oggi l’unica speranza per fare carriera sia andare all’estero e il 62% (rispetto al 50% degli europei) pensa che i lavoratori anziani blocchino le carriere dei giovani.

È quanto emerge dalla quattordicesima edizione del rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, realizzato da Demos&Pi e Fondazione Unipolis, che, in questa edizione, ha realizzato due rilevazioni demoscopiche che indagano sull’evoluzione del senso di insicurezza dei cittadini e, per la prima volta, sul tema della giustizia intergenerazionale per i giovani italiani.

I risultati del rapporto sono stati presentati nel corso di un evento, svoltosi oggi, alla presenza di Pierluigi Stefanini, presidente di Fondazione Unipolis, Marisa Parmigiani, Direttrice della Fondazione Unipolis, Ilvo Diamanti, Fabio Bordignon e Luigi Ceccarini, Demos&Pi e docenti dell’Università di Urbino Carlo. Bo, Laura Pertici, Capo Redattore Centrale La Repubblica, Federico Brignacca, Coordinatore GdL Giovani ASviS, Lucio Caracciolo, Direttore Limes e Eric Jozsef, Corrispondente Libération.

Le priorità e le emergenze che il Governo dovrebbe affrontare secondo i cittadini italiani

I problemi di ordine economico rimangono i più sentiti in Italia (39%) e in Europa (40%) e, complice l’inizio dell’intervento militare russo in Ucraina, risultano in ulteriore crescita rispetto all’anno scorso (30%). Il secondo posto del podio delle priorità ed emergenze è rappresentato, in Italia, da inefficienza e corruzione politica (17%) davanti a cambiamento climatico (9%) e qualità dei servizi (9%). Al quarto posto la guerra che, invece, a livello europeo rappresenta il secondo problema (12%) davanti al cambiamento climatico (9%).

La preoccupazione per il Covid-19 sembra non occupare più largo spazio nelle paure dei cittadini italiani ed europei. Nel 2021, 1 italiano su 4 indicava la gestione della pandemia come priorità. Oggi tale dato, in Italia e in Europa, si attesta intorno al 5%.

Nel dettaglio, per quanto concerne le questioni economiche, il grado di soddisfazione complessivo dei nostri concittadini circa l’andamento dell’economia nazionale risulta piuttosto basso (29% rispetto a una media europea del 36%).

Più elevato è il dato relativo alla soddisfazione della situazione economica della propria famiglia (55% rispetto a una media europea del 51%) mentre solo 1 italiano su 3 (rispetto al 49% registrato in Europa) è soddisfatto delle opportunità di lavoro.

L’andamento delle preoccupazioni economiche è strettamente legato all’inizio del conflitto in Ucraina e, in merito, nell’opinione pubblica italiana è forte la percezione di un conflitto che possa andare ben oltre i due paesi direttamente coinvolti. Solo il 19% degli intervistati (20% in Europa) pensa, infatti, si tratti di una questione isolata, mentre il 58% (55% in Europa) è dell’avviso che la guerra investirà altri paesi della stessa area e il 23% (24% in Europa) che assumerà presto proporzioni mondiali.

Infine, il 54% degli italiani (61% degli europei) si dice favorevole alla formazione di un esercito europeo.

I timori che destano maggiore apprensione negli italiani

I timori che destano maggiore apprensione negli italiani sono quelli riconducibili all’insicurezza globale (75%), ossia le paure riconducibili ad “Ambiente e natura”, “Sicurezza alimentare”, “Guerre” e “Globalizzazione”. A seguire le preoccupazioni legate all’insicurezza economica (51%), su tutte il timore di non avere o perdere la pensione (30%) e all’insicurezza legata alla criminalità (32%), tra le quali svetta la preoccupazione connessa alla criminalità organizzata (35%).

Il primato dell’insicurezza globale è legato, in prevalenza, alla crescita, dell’indicatore relativo alla paura della guerra. La quota di intervistati che dichiarano di sentirsi frequentemente preoccupati per lo scoppio di nuove guerre nel mondo nel 2022 è, infatti, pari al 49% (rispetto al 27% registrato nel 2021). Una crescita non sufficiente, tuttavia, a portare tale preoccupazione in cima alla lista delle questioni che inquietano maggiormente gli italiani, nella loro quotidianità: il valore più alto, e sostanzialmente stabile rispetto al 2021, è quello di chi si dice in ansia per la distruzione dell’ambiente e della natura (58%). Infine, la frazione di chi si dice “molto” o “abbastanza” preoccupato per la diffusione del coronavirus è scesa dall’85% del 2021 al 57% del 2022.

Il rapporto tra i giovani e la giustizia sociale

L’indagine ha, inoltre, investigato il rapporto tra i giovani e la giustizia intergenerazionale. I dati rivelano come i giovani italiani, a livello europeo, siano quelli più convinti che oggi l’unica speranza per fare carriera sia andare all’estero. In particolare, il dato relativo al nostro paese è pari al 59% contro una media europea del 52% e riflette l'idea di un mondo del lavoro problematico nelle percezioni dei concittadini più giovani. Dalla ricerca emerge, inoltre, come il 62% dei giovani italiani (rispetto al 50% degli europei) ritenga che i lavoratori anziani blocchino le carriere dei giovani.

In tema pensione, i giovani italiani lasciano trasparire una sorta di rassegnazione: se il 10% dei giovani residenti nei cinque paesi analizzati ritiene che quanti oggi abbiano 20 anni non riceveranno la pensione, il dato degli italiani quasi raddoppia salendo al 18%.

Sul piano delle istituzioni, i dati mostrano un basso grado di fiducia istituzionale degli italiani nei confronti di tutti gli organismi considerati, sia nazionali sia sovranazionali. In particolare, Stato e UE, che fanno osservare -8/9 punti percentuali rispetto alla media dei paesi europei considerati. La fiducia nelle Nazioni Unite e nel Parlamento presenta nel caso italiano un gap di -14 punti ognuno.

La versione integrale del Rapporto può essere richiesta al seguente indirizzo email: segreteria@fondazioneunipolis.org


Ramira Bizzotto, nuovo presidente CRU Valle d’Aosta

Il 22 giugno scorso si è svolta la riunione per il rinnovo delle cariche del Consiglio Regionale Unipol della Valle d’Aosta. A Domenico Falcomatà, in rappresentanza della CGIL Valle d’Aosta, a cui va un sincero ringraziamento per il lavoro svolto negli anni del suo mandato, subentra come nuovo Presidente Ramira Bizzotto, Segretaria Generale Uil Valle d’Aosta, a cui vanno i migliori auguri di buon lavoro.


Il 29 giugno la presentazione del XIV Rapporto dell'Osservatorio Europeo sulla Sicurezza

 

Il 29 giugno prossimo in diretta streaming si terrà la presentazione del XIV Rapporto dell'Osservatorio Europeo sulla Sicurezza.

L'Osservatorio Europeo sulla Sicurezza è un'iniziativa di Fondazione Unipolis e Demos & Pi che ha reso permanenti le indagini e le riflessioni sulla percezione sociale della sicurezza in Italia e in Europa.

La quattordicesima edizione del Rapporto si intitola "La gioventù: una generazione in(de)finita" e si focalizza sul tema della giustizia intergenerazionale. ​

La ricerca è stata effettuata su un campione di 1.000 italiani con un sovra campionamento sulle fasce 18-29 e 18-21 anni e con una parallela rilevazione europea su Germania, Francia, Regno Unito e Polonia, con l'obiettivo di analizzare le relazioni intergenerazionali e la confidenza delle giovani generazioni verso il presente ed il futuro, la percezione di giustizia generazionale da parte dei cittadini e dei ruoli dei diversi attori sociali.

La discussione sarà l'occasione per approfondire i temi con una vista plurale e un taglio principalmente sociologico.

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Fondi per cooperative a maggioranza femminile, al meeting di Legacoop le dritte per le imprese capaci di rimanere nel tempo

Opportunità al femminile e conciliazione vita-lavoro: le tematiche che toccano maggiormente la donna lavoratrice sono state al centro dell’approfondimento "Pinkcoop" organizzato da Legacoop a Campobasso lo scorso venerdì 24 giugno. All'incontro, per i CRU Unipol, è intervenuta Elena Torri project Manager del progetto CreAree.

Dai dati post pandemici eloquenti oltre il 90 per cento dei posti di lavoro persi in pandemia è donna; solo il 13 % dei CEO è donna; il 50% dei nuovi contratti per le donne è part time.

“I dati ci confermano che oggi il presupposto per uno sviluppo sano del territorio è la cultura cooperativa. Sono particolarmente contento per le attività che in Molise si stanno mettendo in campo, vedo capacità di organizzazione applicata ad una cultura cooperativa da cui questa regione può trarre molto”. Così il presidente nazionale Legacoop Mauro Lusetti si è espresso questa mattina all’incontro organizzato da Legacoop Molise a Campobasso sul bando Coopstartupher – “Come Legacoop siamo leader nella cultura d’impresa al femminile, ma per una vera parità di genere c’è ancora da lavorare anche nel nostro settore. In Molise vedo margini d’azione molto ampi, per questo crediamo molto in finanziamenti come quello che avete messo al centro del vostro confronto oggi”.

Opportunità al femminile e conciliazione vita-lavoro: queste le tematiche affrontate allo "Spazio sfuso" di piazza Gabriele Pepe da esperti ed aspiranti imprenditori, giovani interessati a capire come realizzare i loro sogni professionali.

A scendere nel merito del bando direttore area Promozione di Coopfond Gianluigi Granero: “I fondi mutualistici, costituiti nel ’92 per legge, sono strumenti strategici per fornire basi solide ad imprese che vogliono investire su idee e lavoro –ha affermato - Le imprese cooperative sono più longeve e raggiungono una dimensione media superiore a tutte le altre, caratteristiche che permettono di creare sviluppo e di portare avanti progetti capaci di cambiare le sorti di un territorio”. Granero ha delineato le peculiarità e la forza dell’impresa cooperativa: tutto si gioca sull’utilizzo del capitale. Gli imprenditori del mondo cooperativo operano in eccellenza per far crescere un’impresa fondata sulla partecipazione dei soci ai processi decisionali. “Coopstarther, come tutte le misure di Coopstartup, non è solo un bando, ma è un vero progetto di incubazione e accelerazione d’impresa fatta in modo diffuso sul territorio nazionale. Al bando seguono formazione e accelerazione, integrazione nella rete d’impresa, formazione e informazione. Noi promuoviamo imprese – ha concluso il direttore di Coopfond - che hanno la presunzione, il sogno e la voglia di durare nel tempo. Non promuoviamo imprese che hanno come modello il farsi comprare da altre”.

La presidente della commissione Pari opportunità di Legacoop Annalisa Casino ha sottolineato il forte impulso che il bando Coopstartupher offre alla cooperazione al femminile, alle donne che già hanno dimostrato grandi capacità d’impresa e alle tante che vogliono decollare ma hanno paura. “Vogliamo dare una concreta opportunità a gruppi con base femminile di realizzare solide realtà volte a rimanere e crescere. Il bando infatti non esclude il mondo maschile, ma delinea la partecipazione maggioritaria femminile  - ha detto la Casino -  Promuove inoltre un modello aperto a realtà che vanno oltre la rete Legacoop, istituti di credito, mondo universitario, centri di formazione che insieme a noi costituiscono un partenariato ecc che punta a colmare i vuoti occupazionali con contenuti d’eccellenza”.

“Imprenditori non si nasce ma si diventa. E chi non si forma non ce la fa” Ha puntato molto sulla competenza Miriam Pettorossi che segue lo sportello Creazione d’Impresa della Camera di Commercio: “Fondamentale è la preparazione, soprattutto quella volta ad affrontare nella maniera più competente la complessità. Incontriamo ogni giorno persone che scelgono la strada dell’impresa e a breve partiremo con un percorso di creazione d’impresa in modalità asincrona, ossia tarata ai tempi e alle modalità che ciascun partecipante necessita. Nella nostra formazione si parte dal piano d’impresa, strumento di gestione indispensabile”. La Camera di Commercio sostiene le iniziative cantierabili con bandi come il Voucher 2022, un bando a sportello che verrà presentato il 4 luglio in un incontro online. Ogni info è sul sito internet della Camera di Commercio, che opera anche sui social.

“Occorre gioco di squadra, tra le donne per le donne. C’è da lavorare perché la flessibilità le aiuti ad emergere ancora di più. Servono reali politiche di conciliazione affinché molte imprenditrici siano messe in condizione di buttarsi in piena legittimità nell’impresa, per costruire futuro, per i loro figli ed i figli di tutti.”. Così Elena Torri, CRU di Unipol, cui ha fatto seguito l’intervento di Adolfo Colagiovanni del Gal Molise: “Continuamo a sostenere con la progettazione e l’accompagnamento ogni iniziativa di questa regione volta a far emergere teste e braccia pronte a dare il meglio per lavorare e creare lavoro”.

"Il bando, lo ricordiamo, non è incompatibile con altri bandi rivolti allo sviluppo – ha ricordato la presidente Legacoop Molise Chiara Iosue che ha moderato i lavori – Ma si pone come un’opportunità in più da unire ad altri fondi importanti come quelli provenienti dal PNRR o altri”.


Attilio Dadda eletto dall’Assemblea Generale dell’International Cooperative Alliance

Complimenti ad Attilio Dadda, Presidente di Legacoop Lombardia eletto dall’Assemblea Generale dell’ International Cooperative Alliance a Siviglia in rappresentanza dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.

Con 482 voti da cooperatori e cooperatrici del movimento cooperativo internazionale Attilio Dadda è risultato il più votato in Europa, terzo nel mondo.

Il Presidente di Legacoop Lombardia, in rappresentanza dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, è stato eletto – lunedì 20 giugno a Siviglia – dall’Assemblea Generale dell’ICA International Cooperative Alliance per rappresentare il movimento cooperativo italiano nel CdA dell’organizzazione internazionale delle cooperative, una delle più importanti organizzazioni non governative esistenti, tra le più longeve.

“È un onore e una grande soddisfazione essere membro eletto dall’Assemblea mondiale nel Board ICA. Ringrazio i colleghi dei movimenti cooperativi di tutto il mondo, l’Alleanza delle Cooperative Italiane e il team di Legacoop a Roma e Milano” il primo messaggio via social di Attilio Dadda. A cui segue l’augurio di buon lavoro del Presidente di Legacoop Mauro Lusetti: “Un riconoscimento di cui siamo orgogliosi, l’Alleanza tutta sosterrà Attilio in questo percorso di grande responsabilità”.

Nel solco di Ivano Barberini, primo italiano a ricoprire il ruolo di Presidente dell’ICA nel 2001, il mandato di Dadda seguirà una visione identitaria, basata sulla valorizzazione dei principi cooperativi; multidimensionale, per rappresentare sia le piccole che le grandi imprese nei mercati locali e globali; e intercooperativa, nel segno del sesto principio cooperativo fondato sulla cooperazione tra cooperative.
Innovazione, intergenerazionalità, parità di genere, sostenibilità e pace come patrimonio comune da cui partire per condividere buone pratiche cooperative e “lavorare insieme per far crescere la cooperazione”.

Buon lavoro ad Attilio Dadda e congratulazioni ad Ariel Guarco, rieletto Presidente dell’ICA.


Il 24 giugno a Campobasso c'è PinkCoop: opportunità al femminile

Opportunità al femminile e conciliazione vita-lavoro: le tematiche che toccano maggiormente la donna lavoratrice saranno al centro dell’approfondimento organizzato da Legacoop a Campobasso per venerdì 24 giugno. Pinkcoop, questo il nome dell’evento che si terrà allo “Spazio sfuso” di piazza Gabriele Pepe a Campobasso.

Si parlerà di opportunità lavorative raccontando le esperienze di donne che operano all’interno di cooperative. I lavori inizieranno alle 10.00 e termineranno per le 13.00. Previsti gli interventi del presidente nazionale Legacoop Mauro Lusetti, del direttore area Promozione di Coopfond Gianluigi Granero,della presidente della commissione Pari opportunità di Legacoop Annalisa Casino e per i CRU Unipol di Elena Torri Project Manager di CreAree.

“Sono molte le donne che attraverso le cooperative presenti sul territorio molisano si spendono per fornire i servizi e allo stesso tempo di diffondere una mentalità di sviluppo sostenibile – spiega Chiara Iosue, presidente Legacoop Molise –  Avremo ancora una volta l’occasione per confrontarci, per sensibilizzare sull’importante strumento della cooperativa e per mettere sul tavolo i nodi che le aree interne come la nostra incontrano quotidianamente nell’attivazione di politiche per lo sviluppo e per il lavoro. Usciremo anche da questo confronto con tutti gli strumenti possibili per cercare di essere un volano solido e positivo verso l’occupazione”.

L’incontro prevede la collaborazione della Camera di Commercio del Molise, dei CRU (Consigli Regionali Unipol), del Gal Molise e naturalmente di Coopfond.

 


Nasce The Urban Mobility Council, il think tank per la mobilità del futuro promosso dal Gruppo Unipol

Al via oggi The Urban Mobility Council, il Think Tank della mobilità che ha come obiettivo quello di fare sintesi tra stakeholder istituzionali, Università e aziende impegnate ogni giorno per costruire la mobilità sostenibile del futuro.

Il progetto, promosso dal Gruppo Unipol con il supporto scientifico del Politecnico di Milano, è stato presentato oggi in diretta dagli studi Sky da Giacomo Lovati, Chief Beyond Insurance Officer UnipolSai, Stefano Genovese Responsabile Relazioni Istituzionali di Unipol Gruppo e Sergio Savaresi, Docente del Politecnico di Milano al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria.

Il Think Tank affronterà i percorsi delle mobilità del futuro alla ricerca di una sostenibilità economica, sociale e ambientale resa possibile dalla transizione digitale. Filo conduttore delle attività del Think Tank saranno i dati, fondamentali per analizzare trend attuali e futuri, costruire strategie di medio lungo termine su basi solide e in grado di connettere alla realtà un mondo, quello della mobilità, in profonda transizione con importanti ricadute tecnologiche, economiche, industriali e culturali.

“Unipol nasce con un DNA assicurativo” ricorda Giacomo Lovati, Chief Beyond Insurance Officer UnipolSai. “Partita 15 anni fa con le scatole nere, fondamentali per comprendere le abitudini di mobilità dei nostri clienti, negli ultimi anni ha esteso i propri servizi, dalla riparazione e manutenzione delle autovetture fino alla vendita delle auto con il noleggio a lungo termine e ultimamente al telepedaggio, diventando un partner a 360° e consolidando il proprio posizionamento in quello che noi chiamiamo ecosistema della mobilità”.

“La grande transizione energetica in corso impatterà su quasi tutti i settori industriali, ma sarà soprattutto nel campo della mobilità che i cittadini vedranno le trasformazioni più notevoli. Cambieranno le fonti di energia per i mezzi di trasporto, ma cambierà soprattutto la relazione individuale con i veicoli: grazie alla tecnologia e all’analisi dei dati sta crescendo velocemente un nuovo ecosistema di prodotti e di servizi. Il Gruppo Unipol ha investito da molti anni nella telematica di bordo, fino ad arrivare a posizioni di leadership. Per costruire la prossima mobilità è necessario oggi promuovere un dialogo tra l’industria tradizionalmente impegnata in questo campo e tutti gli stakeholder, aprendo così un confronto e una proficua collaborazione tra le differenti realtà del settore” dichiara Stefano Genovese, Responsabile Relazioni Istituzionali di Unipol Gruppo.

Sergio Savaresi, Professore di automazione nei veicoli al Politecnico di Milano afferma: "Progettare oggi i servizi, le infrastrutture, ed i modelli di business della nuova mobilità elettrica e condivisa di domani è molto difficile; l’analisi dei dati di come si muovono oggi gli italiani può aiutare moltissimo in questo difficile compito” che aggiunge: "L’obiettivo della ricerca è quello di utilizzare gli attuali dati di mobilità dei veicoli circolanti in Italia per predire, progettare ed ottimizzare i modelli di mobilità futuri, lungo le principali direttrici della mobilità elettrica, condivisa, autonoma. In particolare, si vuole, in-primis, valutare quali sono le effettive opportunità di elettrificazione a breve termine, individuando le direttrici di sviluppo più rapide ed economiche. Si vuole inoltre progettare la transizione verso il “Mobility-As-A-Service” (sia con veicoli tradizionali che con veicoli a guida autonoma), cercando il modo più efficace per introdurre questo nuovo modello di mobilità. In entrambi i casi le analisi predittive vengono sviluppate sulla base dell’attuale comportamento dei proprietari di auto private".

Il Think Tank svilupperà la propria attività partendo dagli scenari realizzati dagli osservatori del Politecnico di Milano che si svilupperanno su quattro direttrici: Connected Mobility, Green Mobility, Autonomous Mobility, Integrated Mobility.

Il focus relativo alla Connected Mobility indagherà nuove strategie e modelli di business basati sulla gestione da remoto di auto e veicoli smart, reti di comunicazione V2X (Vehicle-to-everything), passando per le nuove sperimentazioni in ambito Smart Road, Internet of Things e mobilità e nuove opportunità di business e mobilità integrata.

Lo scenario relativo alla Green Mobility offrirà una panoramica sullo sviluppo delle infrastrutture di ricarica urbane e autostradali, affronterà l’evoluzione dell’offerta automobilistica tra vecchi e nuovi player e metterà a fuoco sfide e opportunità della transizione, oltre alla spinta del PNRR.

Lo scenario relativo all’Autonomous Mobility si concentrerà sul framework normativo di riferimento e sicurezza su strade e autostrade, digitalizzazione delle infrastrutture e 5G, industria automobilistica e guida autonoma, affrontando anche il tema dell’etica e le relative conseguenze per il mondo insurance.

Integrated Mobility proporrà una lettura dei numerosi trend che si stanno affermando a livello internazionale relativi alla sfera del consumatore, tra cui auto aziendali e NLT, micromobilità, nuove logiche di utilizzo condiviso contrapposte alla proprietà dell’autoveicolo con il successo di car & van sharing.
Infine, affronterà il cambiamento dello stile di vita e delle abitudini relative agli spostamenti in città, la trasformazione del viaggiatore da conducente dell’auto a passeggero, l’evoluzione dell’offerta e del quadro regolatorio e la transizione verso il nuovo modello “Mobility-as-a-Service” sia con veicoli tradizionali che con veicoli a guida autonoma.

The Urban Mobility Council è guidato da un Comitato di Indirizzo al quale partecipano i principali stakeholder di riferimento (istituzionali, accademici e del mondo produttivo) che contribuiranno a definire i contenuti delle diverse attività programmate nel corso del 2022. Il primo appuntamento pubblico sarà il prossimo 27 giugno a Milano, alle 17.00 in Fondazione Feltrinelli, con il primo forum dedicato ai percorsi delle nuove mobilità, occasione durante la quale verranno presentate le analisi di scenario, a cura del Politecnico di Milano, sulla Connected, Autonomous, Green e Integrated Mobility. Interverranno tra gli altri il Presidente di Unipol Gruppo Carlo Cimbri, il Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta e il finlandese Sampo Hietanen, CEO di MaaS (Mobility as a Service). Il forum sarà un primo passo concreto per raccogliere e diffondere conoscenza mettendo a sistema risorse e competenze di diversi settori e realtà aziendali e accademiche per alimentare il dibattito sul tema dei nuovi percorsi della mobilità.