Economia e sostenibilità, la PA italiana non è ancora green

Economia e sostenibilità, la PA italiana non è ancora green

Dall’indagine di Forum PA “pratiche di consumo sostenibile a lavoro”, che ha interpellato un panel di circa 700 dipendenti pubblici (e 100 privati) interrogandoli su quanto siano “green” le loro organizzazioni e quanto sostenibili le proprie scelte di consumo sul luogo di lavoro, emerge che i dipendenti pubblici dovendo dare un voto da 1 a 10,  assegnano 4,9 alle Pubbliche Amministrazioni e chiedono invece che ci sia per il futuro un impegno concreto e deciso per la sostenibilità.

Proprio Regioni e Comuni infatti dovrebbero e potrebbero diventare propulsori di nuovi modi di consumare e produrre. È d’accordo su questo punto il direttore di FPA , Gianni Dominici, che evidenzia che “il passaggio a un’economia sostenibile richiede un salto culturale forte. Da un lato è necessario dotare le pubbliche amministrazioni di competenze e strumenti adeguati, dall’altro ne va rafforzato il ruolo propulsivo e di sensibilizzazione rispetto alle scelte di consumo e produzione di cittadini e imprese, primi fra tutti i propri dipendenti. 14 occupati su 100 in Italia sono impiegati pubblici con proprie abitudini di consumo nell’attività lavorativa quotidiana. Se le amministrazioni saranno trainanti nel promuovere e incentivare i comportamenti sostenibili nei luoghi di lavoro, proprio dal settore pubblico potrà venire la ‘green revolution’”.

Sono d’accordo su questo anche la metà degli intervistati che pensa che il Green Public Procurement (GPP) non sia tanto un’occasione per far risparmiare (individuata dal 5,5% degli intervistati), né solo uno strumento per diminuire l’impatto sull’ambiente dei consumi pubblici (34,4%), ma sia “soprattutto la miccia per dare impulso ad un’economia e ad una crescita sostenibile”.

Se questo quindi è davvero l’obiettivo, dicono a FPA, “il ruolo della PA non può essere ridotto a quello di consumatore responsabile, ma deve essere letto come propulsore di nuovi modi di consumare e produrre“. Cosa si può fare allora? Secondo gli intervistati le Pubbliche Amministrazioni “dovrebbero mettere in campo iniziative educative e di sensibilizzazione rispetto a tutto il personale (82,7%)”, oltre naturalmente “a rispettare gli obblighi di legge”

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